Mobile Health

ASL di Foggia, con Live Cardio lo smartphone controlla i malati di cuore

Un progetto di monitoraggio a distanza di pazienti cardiopatici tramite una Mobile App, rivolto soprattutto all’assistenza delle persone ad alto rischio di ospedalizzazione e non autosufficienza. La sperimentazione su 100 soggetti ha già evidenziato un minor ricorso a visite ambulatoriali e ricoveri

Pubblicato il 01 Lug 2015

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L’ASL di Foggia, sostenuta dalla Regione Puglia nell’ambito del programma Living Labs, ha promosso un progetto di monitoraggio a distanza di pazienti cardiopatici tramite una Mobile App, che è stato battezzato “Live Cardio”.

Si tratta, come racconta anche Digital4, di un’applicazione per smartphone che consente appunto di rilevare i principali parametri fisiologici dei malati di cuore, e di trasmettere in tempo reale informazioni e dati clinici con finalità preventive, terapeutiche e diagnostiche.

Come sottolinea Vito Piazzolla, commissario straordinario della ASL di Foggia, «il nostro obiettivo è migliorare la qualità della vita attraverso il monitoraggio a distanza, in maniera continua, dei parametri. Grazie a questa App, i pazienti che non sono in grado di essere gestiti a livello ambulatoriale, possono svolgere una serie di esami direttamente a casa». Nello specifico si parla di un sistema rivolto alla cura e all’assistenza della persona con bisogni complessi, ad alto rischio di ospedalizzazione e di non autosufficienza.

La nascita dell’App è partita dalla definizione di una serie di protocolli relativi all’assistenza e di un database che raccoglie tutte le patologie legate alla cardiologia. Un lavoro decisamente utile anche per comprendere tutta una serie di tematiche legate ai costi di gestione dei servizi.

«Il nostro intento è promuovere i modelli integrati di gestione delle cronicità attraverso l’utilizzo di sistemi ICT, telemedicina e monitoraggio remoto, il che è fortemente sinergico con il know how acquisito, tra l’altro, dall’agenzia regionale oltre che con la specifica fase dello sviluppo di modelli integrati di presa in carico, che l’AReS ha in corso di attuazione, per conto dell’assessorato al Welfare», continua Piazzolla.

La sperimentazione è partita dal territorio di competenza della ASL di Foggia e ha coinvolto 100 pazienti, con il supporto dei cardiologi Massimo Correra e Vincenzo Raddato. Tra i maggiori vantaggi riscontrati sin dalle prime fasi del progetto c’è il minor ricorso alle visite ambulatoriali e ai ricoveri ospedalieri inappropriati. Come spiega Correra, «il progetto Live Cardio permette una vera e propria semplificazione della catena sanitaria e una razionalizzazione della spesa pubblica».

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